lunedì 22 marzo 2010

OLTRE JAM 2010

Dopo il successo dell'edizione dello scorso anno, a Lesina. torna Oltrejam, la manifestazione organizzata dall'associazione culturale oltrelago, che mette al centro della scena il talento di musicisti, scrittori e poeti, i quali avranno occasione di presentare le proprie opere nel corso di una serata esclusivamente dedicata agli indediti.

Una serata particolare dove gli artisti riescono a mettere in scena di tutto, dal jazz al rock, dalle poesie alla musica popolare. Visto il successo degli scorsi anni, quest'anno ci saranno anche dalle novità sul piano scenografico e audio, infatti prorverò in un locale al chiuso e abbastanza piccolo i famosi ear-monitor.

Un grazie particolare va all'aasociazione OLTRELAGO, in particolare a Fabio Specchiulli che anche quest'anno mi ha dato la possibilità di servire questo spettacolo culturale affidandosi alle mie capacità.

GRAZIE.

venerdì 19 marzo 2010

WIRELESS... ANIMALE DA PALCO.

Molto nel musicale, meno nel broadcast L'IEM o in-ear monitoring è un sistema di feedback o talkback, nato per il monitoraggio sul palco; praticamente un sistema di trasmissione il cui segnale viene ricevuto da una cuffia o auricolare miniaturizzato intra-auricolare (cioè dentro l'orecchio) che sostituisce le casse monitor di solito poste on stage. I vantaggi di un simile sistema sono evidenti e molti, a partire dai livelli d'ascolto elevati possibili e dalla cancellazione totale dei fastidiosi problemi di feedback-Larsen (indesiderata interazione casse-microfoni). In cuffia il cantante (il presentatore, l'attore, etc) ha una percezione “più ravvicinata” della sua performance, si può muovere in tutta libertà sul palco senza perdere il fuoco di quello che sta ascoltando e della sua performance. Un altro vantaggio notevole nel loro impiego è nella possibilità di decidere cosa ascoltare dall'orecchio destro e da quello sinistro, anche due programmi diversi a volumi differenti. In pratica il cantante, il chitarrista, il bassista, il presentatore e tutti i musicisti “on stage” smettono di “sentirsi” mediante gli ingombranti monitor da palco che pongono evidenti problemi di possibili rientri nel programma in onda ma usano una minuscola cuffia o auricolare e addirittura possono ricevere, oltre alla base su cui operare, anche le comunicazioni dalla regia. Infatti il trasmettitore è utilizzabile in normale stereo col canale destro e sinistro oppure in “dual mono”, con due segnali del tutto indipendenti, uno per orecchio, e.g. ll “program” sul sinistro e le informazioni di servizio sul destro; oppure per un musicista, una ausiliaria mono sul canale sinistro e sul canale destro il “click” (un segnale ritmico che, in arrivo assieme dalla base musicale computerizzata, permette al cantante di stare a tempo). Il performer in scena poi potrà, grazie al suo ricevitore bodypack, posto di solito sulla cintura in vita, decidere a sua preferenza il livello relativo di ciascun canale dando più enfasi a quello che gli serve. Una variante interessante Wisicom Phonak “invisity” (è distibuito in Italia da Wisycom) e’ un sistema particolare di in-ear monitoring endo-auricolare, cioè in grado di essere nascosto all'interno del padiglione auricolare. Questo ricevitore miniaturizzato in radiofrequenza VHF consente un’ampia area di copertura e la discrezione di un sistema completamente invisibile. Rispetto i “normali dispositivi in-ear monitor, questo viene indicato come ideale per giornalisti televisivi, attori teatrali, top manager dove sia richiesta la sicurezza “nascosta” di un feedback audio, piuttosto che per i cantanti sul palco. Italiana e specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi radio-intercom e radio-microfoni professionali,Wisycom ha ulteriormente sviluppato la sua tecnologia wireless per garantirne l’utilizzo anche nei futuri scenari connessi all’introduzione delle trasmissioni televisive digitali con i seguenti punti forti: larghezza di banda di 250 MHz, estrema immunità ai disturbi in radiofrequenza. I nuovi sistemi consentono inoltre l’elaborazione audio/telemetria totalmente digitale per una assoluta qualità del suono, la compatibilità con altri trasmettitori e l’utilizzo di interfacce di uscita digitali come AES3, Ethersound o Cobranet. A proposito di radiomicrofoni Wisicom è totalmente dedicata ai sistemi wireless e quindi vanta una forte specializzazione con tecnologie avanzate applicate proprio per dedizione. I clienti di riferimento sono i broadcaster e il musicale di fascia alta, quindi altissima qualità e affidabilità sono assicurare. Le fasce di prodotto wireless sono due, i radio microfoni e gli apparati per comunicazioni di servizio, in genere definiti intercom, come quelli utili tra la regia e il palco. Gli apparati di intercom devono trasportare solo la voce, con un segnale rapporto-rumore abbastanza basso, quindi possono impiegare anche tecnologie digitali per la trasmissione; mentre i sistemi wireless a causa delle vigenti normative sulle trasmissioni digitali sono limitati nel bit rate e nell'ampiezza di banda, che non deve essere superiore a 200 KHz. I problemi derivati da queste stringenti normative sono la qualità audio (che è direttamente legata alla compressione che deve per forza essere applicata) e dal ritardo che l'elaborazione digitale imprime al segnale; due problematiche che assieme impediscono di trasferire la gamma dinamica e la qualità necessaria alla voce nel cantato. Tali limiti permettono comunque di realizzare dei sistemi wireless digitali, però un sistema simile, rispetto a uno analogico, consuma di più le batterie e ha una portata di trasmissione inferiore (20/30 metri al massimo, circa). In pratica, quello che è stato fatto è applicare le tecnologie digitali non nella trasmissione ma nel processing interno al ricevitore. Una tale scelta permette notevoli vantaggi in termini di collegamenti d'uscita (dato che si è già pronti a un collegamento a un banco digitale), in flessibilità e in qualità dell'audio (che migliora anche di 20 dB).